Articolo West Coast
West Coast. "Parliamo oggi di West Coast" by Marco Fanciulli
Dietro l'espressione West Coast Sound si celano artisti e formazioni eterogenee che avevano in comune il fatto di appartenere alla cultura californiana della cosiddetta West Coast.
In realtà si tratta di un genere, o meglio un ambito musicale, che nella prima metà degli anni settanta hanno raccolto la grande eredità della California musicale dei sixties in tutto il suo spettro che va dal surf dei Beach Boys e Jan & Dean fino alla sterminata e universale tradizione psichedelica californiana.
Le sonorità tipicamente West Coast degli anni settanta hanno raccolto questa eredità di compagini importanti come Jefferson Airplane, Grateful Dead, Quicksikver Messenger Service ma anche di Doors e Janis Joplin, Mamas & Papas, Love, così come hanno recepito e metabolizzato la cultura hippie e la tradizione dei grandi raduni di massa (Monterey, Woodstock).
Però nei primi anni settanta, quando ormai l'Utopia hippie era già diventata storia c'è stato chi ha proseguito a mandare avanti una sana e solida cultura musicale californiana.
Ed è un manipoli di artisti, sia solisti che band, che hanno dato origine al cosiddetto West Coadt Sound.
A dire il vero il West Coast Sound non è stato un suono ben definito con delle regole fisse da seguire. È più corretto definirlo una cultura, o meglio una koinè, un linguaggio comune di appartenenza di musicisti cui ciascuno ha cercato di dare un suo contributo personale.
L'album che ha dato l'abbrivio alla stagione West Coast è stato Deja Vu di Crosby, Stills, Nash & Young, il disco manifesto della cultura westcoastiana di cui parlai ampiamente in questa mia recensione
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A fare il paio con questo epocale e seminale album è il capolavoro solista di David Crisby If I Could Only Remember Ny Name: un disco che non è soltanto un atto demiurgico del West Coast Sound ma è il capolavoro del genere, il vero tramite fra l'eredità hippie e lisergica anni sessanta e la nuova prassi settantiana.
Dal punto di vista iconologico il valore del West Coast Sound è quello di una cultura musicale, e sociale, che è tipicamente statunitense, la quale ha raccolto l'eredità degli ideali hippie di libertà peace, music & love e li ha perpetrati nei seventies, valorizzando l'epicità di una cultura on the road all'insegna della libertà assoluta. Uno dei miti della West Coast infatti è il Laurel Canyon.
Grandi spazi, strade che si perdono all'orizzonte da percorrere in auto p in moto, un senso sconfinato della libertà.
La West Coast recupera l'immaginario americano della libertà che fu di Steinbeck e di Fante, per poi passare da Kerouac e dalla beat generation fino al cult-movie Easy Ryder.
È una musica solare come il sole della California, infatti è anche legata alle spiagge e non di rado i suoi musicisti sfoggiavano vistose camicie hawaiane
È un inno libertario che ha saputo trascendere la fine dell'Utopia dei figli dei fiori; un inno ad opera di un gruppo di musicisti che fondamentalmente sono rimasti hippie e che, inmun panorama socio-culturale ormai mutato, vogliono continuare a credere a un sogno flower power.
Il West Coast Sound è un mosaico di sonorità che ha sfrondato l'eredità lisergica del decennio precedente - la madre conclamata di tutta la koinè westcoastiana - per un sound che si avvicina alle radici americane del country e del bluegrass per poi dirottare verso un pop-rock che il più delle volte funziona, però sovente cade nel manierismo di un suono radiofonico: un cascame inevitabile di un sound che per assioma è di orientamento country-rock.
Però non solo country-rock: la West Coast ha inglobato anche sonorità afroamericane come il blues, il soul e il funky e anche qualche sconfinamento nell'hard rock.
Per orientarsi nel West Coast Sound la maniera migliore - che è anche l'unica - sono gli ascolti.
Se vogliamo trovare degli antesignani sixties in linea retta della West Coast citerei i Beach Boys dei primi anni sessanta (il periodo surf) e i Mamas and Papas: direi che queste due compagini possono assurgere a madri putative del diretto Sound West Coast, senza passare dal via della psichedelia californiana conclamata.
E poi ovviamente i Byrds. I Byrds sono stati degli indiscussi deniurghi di un modo specifico di intendere il country-rock californiano e americano tutto, e la loro longa manus si è estesa ben oltre la West Coast nel tempo e nello spazio.
Poi dobbiamo sfrondare quelli che sono gli artisti dal filone più "easy" e radiofonico. Parliamo di musicisti come James Taylor, Carly Simon o gli America, idoli dei teenager dei primi anni settanta.
Musicisti che erano comunque preparato ma che hanno preso la strada di un pop-rock di facile presa o di un cantautorato westcoastiano di maniera.
La West Coast ha i suoi eroi che sono il ribelle antieroe Gram Parsons, autentico loser dell'epica libertaria flower power americana e padre indiscusso dell'alternative country.
Poi una geniale musicista che prende il nome di Joni Mirchell, un'artista che fondendo folk e jazz ha saputo sperimentare nel cantautorato soluzioni geniali e inedite.
Quindi gli Eagles soprattutto i primi album e l'onnipresrente Neil Young con i suoi Crazy Horse.
E poi Loggins & Messina, un duo che ha saputo imprimere al sound West Coadt un'originale ventata di calore.
Poi Jackson Browne per i filone più significativamente cantautorale.
Per quanto riguarda il filone black della West Coast inserirei di diritto la prima produzione dei Doobie Brothers, prima della svolta radiofonica.
Poi gli originalissimi Little Feat con il loro tipico sound si pongono come cuspide fra la West Coast e il southern rock.
E gli straordinari Hot Tuna, il progetto parallelo dei Jefferson Airplane che ha introdotto la tradizione blues nella West Coast.
Poi non dobbiamo scordarci del country-rock dei Poco di Richie Furay, del supergruppo Manassas di Stephen Stills, dei Flying Burrito Brothers, dei New Riders of The Purple Sage e fra i meno conosciuti i Mason Profitt
Aggiungerei anche un album come Tapestry di Carole King, un elegante esempio di cantautorato westcoastiano e Jorma Kaukonen dei Jefferson Airplane con lo splendido disco Quah.
E fra gli eredi della West Coast ci inserirei Warren Zevon e Ricky Lee Jones
Oltre ai due album che hanno battezzato il genere - Deja Vu di CSN&Y e If I Could Only Remember di David Crosby - che sono dischi fondamentali non solo in ambito westcoastiano ma per tutta la storia della musica qui ho fatto un elenco di quelli che ritengo i primi dischi da avere della cultura West Coast:
1) Neil Young: After The Gold Rush
2) Eagles: Desperado
3) Little Feat: Sailin Shoes.
4) Gram Parsons: Grievous Angel
5) Joni Mitchell: Blue
6) Carole King: Tapestry
7) Doobie Brothers: Toulouse Street
8) Loggins & Messina: Sittin' In
9) Poco: A Good Feelin' To Know
10) Manassas: Down The Road
11) Jackson Browne: Late For The Sky
12) Hot Tuna: First Pull Up, Then Pull Down
13) Flying Burrito Brothers: The Flying Burrito Bros.
14) New Riders Of The Purple Sage: New Riders Of The Purple Sage.
15) Mason Profitt: Come & Gone
16) Jorma Kaukonen: Quah
17) Rickie Lee Jones: Rickie Lee Jones.
18) Warren Zevon: Excitable Boy
Fonte - ( Marco Fanciulli)